FAQ – CONTRIBUZIONE

Domande frequenti – Contribuzione

In questa pagina sono sintetizzate le risposte ai quesiti più comuni; per inviare nuove domande scrivere qui.

L’iscritto forma la sua posizione individuale al Fondo Giornalisti mediante il conferimento:

  1. del TFR (trattamento di fine rapporto) (Quota minima del 50% fino al 100% TFR per i lavoratori occupati dopo il 28.04.1993; quota contrattuale fino al 100% TFR per i lavoratori già occupati al 28.04.1993);
  2. del contributo individuale prelevato mensilmente dallo stipendio;
  3. della contribuzione a carico del datore (se prevista).

 

Contributi individuali volontari.

Fermo restando il contributo minimo a carico del lavoratore per avere diritto a quello del datore, il lavoratore può fissare liberamente una misura maggiore di contribuzione individuale.

L’Azienda versa a suo carico fino all’ 1,25% calcolato sul tuo stipendio lordo per i giornalisti professionisti ex art.1

Ogni mese l’azienda trattiene al lavoratore il contributo individuale indicando in busta paga l’importo che sarà versato a Fondo Giornalisti. Nella busta paga il lavoratore vede indicata anche la quota TFR.
Tali contributi saranno versati ogni mese dall’azienda al Fondo Giornalisti.

Per la quota di TFR può essere versata annualmente con i contributi di dicembre.

I contributi versati volontariamente sono deducibili dal reddito complessivo. Tali contributi assieme a quelli versati tramite l’azienda (sia i propri che quelli del datore) sono deducibili fino ad un massimo di € 5.164,57. È  escluso il TFR.

L’importo versato verrà contabilizzato nella posizione personale e verranno acquistate nuove quote con i valori di quota relativi al comparto scelto dall’aderente. L’aderente può verificare tali operazioni attraverso la sua area riservata.

Inoltre, agli aderenti che hanno versato il contributo volontario, entro il mese di marzo dell’anno successivo il versamento, il Fondo Giornalisti invierà una dichiarazione che certificherà l’importo versato. Tale certificazione dovrà essere presentata in fase di dichiarazione dei redditi, per poter dedurre i contributi volontari dal reddito complessivo.

Se la nuova azienda applica il CNLG, il lavoratore può mantenere la sua posizione continuando a contribuire dopo la compilazione del modulo Cambio datore di lavoro.

L’aderente ha facoltà di sospendere la contribuzione individuale comunicando la decisione al proprio ufficio del personale

Rinunciando alla contribuzione (anche quella minima dello 0,10%), l’aderente non avrà più diritto al contributo del datore di lavoro. Resta fermo il versamento del TFR maturando al Fondo Giornalisti, che non è possibile sospendere.

È possibile riattivare la contribuzione in qualsiasi momento comunicando la scelta direttamente all’azienda. La variazione dovrà poi essere verificata dall’aderente nelle successive buste paga.

L’aderente deve comunicare la variazione del contributo individuale direttamente all’azienda. La variazione dovrà poi essere verificata dall’aderente nelle successive buste paga.

Le percentuali minime sono:

  • se nuovo iscritto da un minimo del 50% sino al 100%;
  • se vecchio iscritto dal minimo previsto dagli accordi sino al 100%.

Per la variazione della percentuale di TFR è sufficiente compilare il modulo preposto portandolo in azienda.

Al lavoratore è data la possibilità di versare nella sua posizione anche il Tfr maturato prima dell’adesione al Fondo Giornalisti, a condizione che l’azienda acconsenta a tale operazione.

Se la somma dei contributi versati nel corso dell’anno dal lavoratore e dall’azienda (ad esclusione del Tfr), è superiore a € 5.164,57, per evitare che l’importo sia tassato anche al momento dell’erogazione della prestazione, occorre comunicare al Fondo Giornalisti l’importo dei contributi non dedotti, mediante la procedura web dell’area riservata entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui è avvenuto il versamento.

Maternità obbligatoria: è previsto il contributo in misura proporzionale alla retribuzione ed è prevista la quota di TFR.

Maternità facoltativa: non è previsto alcun contributo ma è prevista la quota TFR perché si matura.

La contribuzione deve essere versata mensilmente, con data valuta entro il giorno 16 del mese successivo cui si riferisce la contribuzione.

L’azienda deve effettuare il bonifico sul conto corrente intestato a Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani con IBAN: IT34I0347901600000800868800
Indicando nella causale del bonifico quanto segue:

  • codice fiscale dell’azienda,
  • ragione sociale azienda,
  • anno di versamento,
  • mese di riferimento.

L’azienda deve inoltre compilare e trasmettere al Fondo la distinta contributiva che indichi gli importi versati tramite l’area riservata webuploading.

La distinta è uno schema predisposto dal Fondo in cui l’azienda indica per ogni aderente gli importi trimestrali suddivisi nelle voci contributive.

Si sempre, in modo che il bonifico e la distinta si possano abbinare.

On line direttamente sulla nuova area riservata per le aziende o scaricando la distinta ed effettuando un Upload (il formato del file deve essere esclusivamente excel o txt compatibile).

Significa che:

  • gli importi del bonifico versato e della distinta presentata non coincidono al centesimo di euro;

oppure:

  • manca il bonifico bancario, o è stata compilata in modo non conforme la causale del versamento che non lo rende riconoscibile;

oppure:

  • manca la distinta di contribuzione, o è stata compilata in modo errato, o non è stata identificata.

È possibile inviare una mail esplicativa a aziende@fondogiornalisti.it oppure contattare il numero 066893545 con orario 09.00 – 13.00.

L’azienda deve inviare tramite mail (aziende@fondogiornalisti.it) una richiesta di rimborso al Fondo Giornalisti in cui deve essere specificata la differenza da restituire, le coordinate bancarie (IBAN) e BIC su cui effettuare il rimborso. In alternativa si può compensare con il mese successivo, questa procedura deve essere sempre autorizzata e concordata con il Fondo.

L’azienda deve inviare una mail (aziende@fondogiornalisti.it) chiedendo di annullare la distinta errata (riportando periodo di competenza e importo) e procedere all’invio della distinta corretta. Contestualmente effettuare al fondo tramite Form Mail una richiesta di rimborso in cui deve essere specificata la differenza da restituire e le coordinate bancarie (IBAN) su cui effettuare il rimborso.

L’azienda deve fare un bonifico a copertura della distinta inviata.

L’importo deve essere versato sul conto corrente del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani con IBAN: IT34I0347901600000800868800

La causale del versamento da indicare nel bonifico è la seguente: Codice azienda – ragione sociale – INTMO ( nel caso di versamento di interessi di mora)- RROS ( nel caso di versamento di ristoro posizione)

I versamenti contributivi possono essere effettuati dal lavoratore o, nel caso in cui sia maggiorenne, direttamente dal familiare fiscalmente a carico attraverso un bonifico.

Di seguito gli estremi per il pagamento:

L’importo deve essere versato sul conto corrente del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani con IBAN: IT34I0347901600000800868800 mediante la procedura web disponibile nella propria Area riservata.

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