Contratto a tempo determinato e iscrizione al Fondo: perché conviene - Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani
Ultime notizie 31 Maggio 2024

Contratto a tempo determinato e iscrizione al Fondo: perché conviene

“La pensione? Chissà quando ci arriverò, adesso sono addirittura precario, inutile pensarci”. Mai errore più grande: non cominciare oggi a costruire la pensione di domani, tanto più che con il sistema contributivo le pensioni Inps saranno molto più basse rispetto a quelle erogate ora ai nostri ex colleghi. Se si ha un contratto a termine e una carriera discontinua, a maggior ragione, bisogna considerare l’iscrizione al Fondo Giornalisti. I motivi? Intanto, andiamo a incamerare anche la quota aggiuntiva al Tfr che il datore di lavoro sarà obbligato a versare (e che altrimenti perderemmo), quindi cominciamo da subito a fare scorrere l’anzianità di adesione che ci permetterà di accedere alle anticipazioni e a una fiscalità in uscita applicata al Tfr che può arrivare fino al solo 9% per i più “anziani”. Se poi, il rapporto di lavoro dovesse interrompersi definitivamente, la posizione potrà comunque essere riscattata. Se, invece, chiuso un contratto di lavoro se ne dovesse aprire uno in un’altra azienda, anche questa, debitamente informata, continuerà a versare Tfr e quota aggiuntiva al Fondo Giornalisti dando continuità al percorso previdenziale integrativo. Per ulteriori informazioni chiama o scrivi al Fondo. Se siete un gruppo di nuovi assunti in una redazione e non sapete come orientarvi, chiedete agli uffici del Fondo un incontro o una call dedicati.

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